La Danimarca è talmente variegata quanto frammentata, con tutti i suoi “pezzi” abilmente collegati tra loro con ponti e tunnel, disorientandoti tra continente e isole. Questa penisola, che punta verso la Scandinavia, quasi a ricordare che la Danimarca è il “ponte” che la collega al resto dell’Europa sia culturalmente che fisicamente, attraverso la Atlantic Road, una delle più belle strade percorribili in camper. Le icone di questa parte della Danimarca sono la Sirenetta, le favole di Hans Christian Andersen ed i vichinghi, ma basta curiosare e scoprirete altri luoghi stupendi sparpagliati tra questa serie di isole. I danesi sono un popolo semplice come le famose costruzioni Lego, un paese che accoglie i turisti, facendo di tutto per farli ripartire soddisfatti, perché un turista che racconta è la migliore pubblicità, e per cominciare bene l’ufficio del turismo danese vi mette a disposizione guide e cartine, con una semplice mail vi arrivano a casa gratuitamente.
Ora non rimane che partire e raggiungere la Danimarca attraverso la veloce autostrada tedesca, per poi attraversare il primo di tanti ponti che ci porta all’isola di Funen, in direzione della sua città principale, Odense. Famosa e orgogliosa perché Hans Christian Andersen nacque qui, anche se ci trascorse solamente l’infanzia, difficile e piena di stenti, andò a Copenaghen in cerca di fortuna, e trovò il successo. Nonostante questo trasferimento la città vive del piccolo e infelice Andersen, in ogni angolo troviamo qualcosa legato a lui, dalla casa in cui è nato al museo a lui dedicato, uniti in un percorso, basta seguire le orme che si trovano in terra, che ci conducono anche dove andava a scuola, insomma nulla è tralasciato. Sparse per la città si trovano delle statue che ricordano i personaggi delle sue fiabe, che hanno conciliato il sonno di milioni di bambini. Favole che se rilette da grandi assumono un altro significato, all’interno si trovano spunti di riflessione, esistenziali e psicologici, oltre a problemi sociali tuttora non risolti.
La città risulta piacevole da vivere al passeggio tra il suo caratteristico centro storico e merita la sosta di una giornata, e noi siamo anche fortunati, troviamo la festa dei fiori, che si svolge a metà agosto. Ci dirigiamo a sud per visitare l’Egeskov Slot, uno dei tanti castelli presenti in Danimarca, questo ha la nomina di essere quello meglio conservato d’Europa. Al suo interno vi è un parco immenso di oltre 15 ettari, che contengono sei musei dedicati alle motociclette, auto, ambulanze, autopompe dei vigili del fuoco, mezzi agricoli, mezzi a trazione animale, il tutto d’epoca, per rimanere quasi in tema, perchè all’interno di un castello ci si aspetta altro, mai dare per scontato i danesi. Per la notte attraversiamo un altro ponte che porta nell’isola di Tåsinge, e appena terminato troviamo il solito porticciolo accogliente. L’indomani altro ponte e siamo nell’isola di Langeland, dove nella punta a sud si trova il Langelandsfort, un museo dedicato alla guerra fredda. La Danimarca per la sua posizione strategica era fondamentale per gli americani, era l’unico varco per le navi russe provenienti dal Mar Baltico, costruirono una serie di bunker ed una fortezza per la tanto temuta invasione sovietica, che non arrivò mai. Ogni bunker ospita un piccolo museo a tema, dalla guerra fredda al muro di Berlino, dalla Stasi al KGB, molto interessante. Tra un bunker e l’altro troverete postazioni militari e mezzi della guerra, da un MIG-23 russo a un F-35, per poi poter salire anche dentro ad un sommergibile U-Boot, per rendersi conto di quanto era difficile la vita a bordo, i nostri camper sono una reggia a confronto.
Ci riportiamo verso il nord dell’isola dove nei pressi Tranekaer si trova un castello, dall’ omonimo nome del paese, il più antico ancora abitato, nell’immensa tenuta boscosa che lo circonda il proprietario ha conservato numerose opere d’arte fatte con materiali naturali, che artisti internazionali hanno lasciato qui in cambio di ospitalità. Il posto ha un atmosfera magica e la passeggiata tra i cervi, costeggiando un lago, riserva molte sorprese. Ora dobbiamo ritornare indietro e attraverso i ponti passeremo l’isola di Funen e andremo nell’isola dello Zealand. Come prima tappa abbiamo scelto Trelleborg, dove si trovano i resti di 6 fortezze circolari vichinghe, dentro un terrapieno (134 metri di diametro, alto 6 e spesso 17), con annesso museo. Da qui puntiamo le ruote del nostro camper verso Roskilde, dove visitiamo la Domkirke, una chiesa del 1200 patrimonio dell’Unesco, che nei secoli ha subito qualche trasformazione, in quanto divenuta Mausoleo Reale, con ogni Re che reclamava la propria cappella privata. Un’altra attrazione di questa cittadina è il museo delle navi vichinghe, cinque navi riportate a galla dopo che per anni giacevano nei fondali riempite di pietre, in modo da ostacolare l’avanzata delle navi nemiche nel canale. Ora ci attende uno dei simboli danesi, il Frederiksborg Slot che si trova a Hillerød ed in tutti i cataloghi turistici della Danimarca. Fu edificato nel 1700 come sede della monarchia danese, ma nel 1859 fu devastato da un incendio, la famiglia reale era impossibilità a far fronte alla ricostruzione e rinunciò alla proprietà. Intervenne il proprietario della birra Carlsberg, il barone J.C. Jacobsen, che restaurò il castello per trasformarlo in museo nazionale, come lo vediamo ai nostri giorni… a volte la birra fa bene. Introno al lago che circonda il castello si snoda una pista ciclabile che permette di visionare il castello in tutte le sue sfaccettature, passando per un bellissimo giardino in stile barocco.
La cittadina seguente, Helsingor, ci accoglie sonnolente, sembra quasi disabitata, atmosfera in sintonia con il Kronborg Slot, castello patrimonio dell’UNESCO, dove sembra che si siano svolte le vicende di Amleto. Di sicuro il castello è stato costruito con la funzione di “casello”, ovvero tutte le navi che passavano nello stretto dovevano fermarsi e pagare il dazio, altrimenti i cannoni presenti sulle mura avrebbero sputato palle d’acciaio. Per rimanere in tema di ponti, proprio qui di fronte, si trova quello “particolare” che porta in Svezia, lungo il percorso il ponte si trasforma in tunnel, con la strana sensazione che il mare ti inghiottisca, per poi riemergere in territorio svedese. Ora ci attende la regina della Danimarca, Copenaghen, città viva, un melting pot che sfreccia sulle ciclabili, qui tutti hanno fretta, mettendo in difficoltà i turisti spaesati tra semafori per pedoni, bici, e auto, ognuno il suo e guai a scendere dal marciapiede nel momento sbagliato. Cominciamo con una visita alla fabbrica della Carlsberg, dopo averne sentito parlare in più occasioni, lungo il percorso, per l’impegno nel sociale, era un tappa d’obbligo. Dopodiché ci lasciamo trasportare dalla fiumana di gente nella gigantesca zona pedonale di Strøget, tra marchi internazionali e danesi, dove il design sembra venire prima di tutto. Passiamo ad un altro simbolo danese, il canale di Nyhavn, con le sue case colorate, i locali dove tutti sorseggiano qualcosa godendosi il sole, e le vecchie barche in legno, allora venivano i marinai a spendere la paga nei bar.
Un giro a bordo del battello che percorre i canali è d’obbligo, anche se fa molto “stile giapponese”; si vede la città da una prospettiva diversa, ed i giapponesi a frotte si posizionano davanti alla celebre statua della Sirenetta, simbolo di Copenaghen, prendendola in ostaggio. Da non perdere assolutamente il cambio della guardia reale che avviene nella piazza di Amalienborg, e che, se la regina è in città, viene accompagnato dalla fanfara. Musei sparsi nella città, in un mix tra antico e moderno che stupisce ad ogni angolo, si sta spesso con il naso all’insù ad ammirare opere d’arte e di architettura.
Copenaghen tra sacro e profano, nel nome della libertà, con porno shop di fronte alla chiesa, le cattedrali imponenti e il quartiere “alternativo” di Christiana. Lo stato libero di Christiana è stato fondato nel 1971 dagli hippies locali, praticamente si sono impossessati di un pezzo di terra ai bordi di Copenaghen, dove vivono tra droga, sesso e ozio. Il loro dio è Bob Marley o Jimi Hendrix, a seconda di che droga usano, regna l’anarchia totale, la polizia ogni tanto viene e mette a soqquadro il tutto, perché se la vendita di marijuana è tollerata, quella di altre droghe no. Ma anche qui l’afflusso dei turisti ha fatto sviluppare qualche “imprenditore”, perché non si vive d’ideali, oltre alle droghe si vendono oggetti che ricordano i loro dei, un ristorantino sfama i demoni della droga sintetica, ed un bar leva il bruciore della gola a chi fuma. Tanti i curiosi che passeggiano, ma tanti anche i ragazzi in fila per sballarsi, io più che uno stato ho l’impressione che si tratti di un ghetto, un lager, un vecchio quartiere russo abbandonato, non saprei dargli una definizione precisa. Lo stato danese gli ha dato un ultimatum che scadeva nel 2017, salvo poi prorogare, se vogliono rimanere qui, devono comprare il terreno, per questo è partita una campagna di raccolta fondi, si possono comprare le azioni del Libero Stato di Christiana. Prima di lasciare Copenaghen entriamo nello Street Food, un capannone al cui interno ci sono cuochi provenienti da tutto il mondo, la maggior parte cucinano sui veicoli da ambulante, sarà un caso, ma quello con la fila più lunga, è di una ragazza italiana che “cucina” panini con la porchetta. Ripartiamo verso sud, e lungo la costa ci fermiamo nei pressi di Store Heddinge, dove visitiamo la Højerup Kirke, costruita a strapiombo su di un costone, che essendo friabile, nel 1928 cedette in parte, trascinando un pezzo di chiesa. Dopo i rinforzi in cemento, nel pezzo mancante della chiesa è stato costruito un terrazzino da cui è possibile ammirare le falesie che sembrano tuffarsi in mare. Anche oggi attraversiamo un ponte, andiamo nell’isola di Møn per ammirare le bianche scogliere di Møns Klint.
Un percorso si snoda tra saliscendi di passerelle e scalinate in legno, una bella passeggiata di trekking leggero, un paesaggio insolito nel piattume verde danese. La notte ci regala una visione della Via Lattea di quelle che non si dimenticano, definita e chiara come se fossimo in un deserto, sembra il saluto della Danimarca per la fine del nostro viaggio. Ma prima dobbiamo attraversare ancora un paio di ponti, per poter arrivare al traghetto che ci riporterà in Germania.
Se volete vedere il fotoalbum completo lo trovate su Tra isole e ponti mentre la parte relativa alla Danimarca continentale la trovate su Nella terra di Aroldo detto Bluetooth ed il video A spasso per la Danimarca
Buon Viaggio
COME ARRIVARE
La Danimarca si raggiunge attraverso l’autostrada tedesca nr. 7, gratuita, dal confine italiano del Brennero è necessario percorrere all’incirca 1100 km, durante i quali è possibile pernottare nelle numerose aree di sosta presenti appena fuori dall’autostrada, nelle cittadine adiacenti. In alternativa si può imboccare l’autostrada nr. 1 nei pressi di Amburgo e poi attraverso un traghetto sbarcare dopo un’ora circa di traversata in Danimarca.
LINGUA
Oltre al difficilissimo danese, ovunque si parla tedesco, sembra essere la seconda lingua, e l’immancabile inglese.
VALUTA
Nonostante la Danimarca faccia parte dell’Unione Europea, i danesi hanno mantenuto la loro valuta denominata corona (krone), si trova in moneta da 50 øre (frazioni di corona) 1, 2, 5, (monete argentate forate al centro) 10, 20 (monete color bronzo). Le banconote sono in taglio da 50, 100, 200, 500, 1000. Tasso di cambio, 1 Euro = 7,4602 DKK. Ovunque sono accettate le carte di credito, anche per un caffè, che costa tra le 15 e le 40 dkk, un litro di gasolio lo trovate sotto le 10 dkk.
DOVE SOSTARE
Nonostante sia ufficialmente vietata la sosta libera, è praticamente tollerata ovunque, come sempre occorre chiedere ai gentilissimi danesi. Vi è la possibilità di sostare in quasi la totalità dei parcheggi, salvo divieti specifici, che sono a pagamento dalle 9 alle 18. Sono presenti numerose aree di sosta, nella maggior parte dei casi gratuite, inoltre in quasi tutti i porti è possibile sostare ed usufruire dei servizi dedicati ai diportisti, bagni, docce, lavatrici e asciugatrici, inoltre nelle aree di servizio lungo l’autostrada è possibile il camper service.
Copenaghen CityCamp Elvaerksvej 7-9 2450 Copenhagen S.V. aperto da Maggio a Settembre è l’unica struttura presente nella capitale, (al costo di 30€ al giorno, comprese due persone e la navetta per il centro) si tratta di un semplice parcheggio con due container che fungono da servizi non sempre puliti, inoltre la zona dove è ubicato è alquanto decadente.
Helsingor nel porto troverete dei spazi riservati ai camper, sullo sfondo avrete come panorama la fortezza Kronborg, con una postazione per il carico e lo scarico delle acque, e alcuni punti di corrente, il tutto gratuito. Vi è la possibilità di usufruire della lavatrice e asciugatrice (a pagamento) nei locali del porto.
Klintholm Havn nel porto troverete un ampio piazzale su terreno compattato, sosta gratuita con la possibilità di usufruire dei servizi dei diportisti (bagni, docce, wi-fi). Ottima base per la visita alle scogliere Møns Klint
COSA VISITARE
Langeland, per fare un salto nell’epoca della guerra fredda attraverso un insolito museo. http://www.langelandsfortet.dk/
Møns Klint, le scogliere ed i loro percorsi di trekking leggero, sono una delle attrative principali della Danimarca. http://www.moensklint.dk/
Roskilde, la città dei fiordi, con il più grande museo vichingo ed una stupenda cattedrale inserita nell’elenco UNESCO. http://www.visitroskilde.com/
Copenaghen, è impossibile descrivere in poche cosa vedere in questa città, tante cose da vedere costringono ad un tappa di più giorni. Perdetevi tra i suoi canali, musei, gironzolate ammirando il design che mischiato all’antico dona mille volti a questa città. Concedetevi una pausa nel luogo simbolo, il colorato porticciolo di Nyhavn, visitate la parte alternativa di Christiania. http://www.visitcopenhagen.com/
Helsingør, il suo imponente castello Kronborg Slot è su tutti i dépliant turistici, secondo la leggenda le vicende dell’Amleto di Shakespeare si sono svolte tra le sue stanze. http://kongeligeslotte.dk/da/slotte-og-haver/kronborg-slot.html
INDIRIZZI UTILI
Attraverso il sito ufficiale dell’ente del turismo è possibile avere informazioni aggiornatissime su mostre, manifestazioni, orari, campeggi, insomma tutto quelle che serve per programmare una vacanza nella loro terra, inoltre è possibile richiedere una cartina aggiornata ed una guida, che vi verranno spedite a casa gratuitamente. http://www.visitdenmark.it/