Il garage di un camper, nella maggior parte dei casi, si presenta come una stanza vuota da arredare, ed non è un lavoro semplice, ma va fatto prima che si trasformi in un ripostiglio itinerante, perché se è vero che a bordo si mantiene l’ordine, nel garage regna la confusione.
Il garage, concepito essenzialmente per il trasporto di biciclette o uno scooter, viene sfruttato per trasportare tavoli, seggiole, cavi corrente, tubo per rifornimento e tutto quello che vi viene in mente, perché spazi idonei non sempre sono disponibili, tranne nei mezzi con il doppio pavimento o con gavoni dedicati. Ma tutta questa roba che si carica va fissata, per evitare un rumore continuo quando si viaggia e che si danneggi, l’organizzazione è fondamentale! I costruttori di camper si sono si sono limitati ad applicare un paio di barre ed occhielli, che costringono il camperista ad un giungla di fasce ed elastici per cercare di fermare gli oggetti, che vengono avvolti come un salame e richiedono un lungo lavoro per liberarli, oppure chi tenta di bloccare tutto con il sistema dell’incastro, ma tra buche e curve si rischia di rovesciare tutto in terra dopo aver aperto il portellone. Prima di cominciare o scegliere quale soluzione adottare, guardatevi intorno, cercate di capire le vostre esigenze di carico, qualsiasi cosa progettate nel fai da te dovrebbe essere reversibile, in un’ottica di rivendibilità del mezzo. Le opzioni possono essere quella di creare una struttura in legno, oppure in ferro o acquistare qualcosa di già pronto, ma sarà sempre qualcosa di universale, che non vi farà sfruttare tutto lo spazio. La struttura in legno sarà facile da realizzare, in fondo con qualche taglio di legno ed un avvitatore, ognuno sarà in grado di costruire qualcosa, ho scelto questo sistema nel camper precedente, però con il tempo mi sono reso conto che era troppo vincolante, ovvero una volta costruiti dei vani e alloggi rimanevano dei spazi obbligati, a meno che non si rimetteva mano all’avvitatore per lo smontaggio e si tagliava nuovamente qualcosa con il seghetto alternativo.

Nel Vas ho studiato un sistema differente, ho utilizzato le barre delle scaffalature metalliche come base. Questo sistema è totalmente modulabile, nel caso occorra modificare la tipologia o la grandezza di un vano basta solamente utilizzare due chiavi inglesi, infatti si possono spostare le “colonne” all’attacco successivo ed allargare il vano. I ripiani possono essere sempre alzati o abbassati, basta spostare le staffe ad L, che fungono da base di appoggio.

Le barre delle scaffalature sono state accoppiate, per evitare qualsiasi tipo di torsione, se accoppiate a T offrono la possibilità di agganciare delle fettucce per fissare il carico, e l’angolo per fermare i ripiani. Io suddiviso la parete in modalità libera, ovvero oggetti da fissare con le fettucce, come sedie, tavolo, ecc. o in modalità ripiani con box, trasparenti per vedere il contenuto ed in diverse misure.

Possono essere accoppiate anche a forma di C, per un ulteriore carico gravoso, per guadagnare spazio in quanto sono più stretti della accoppiata a T, oppure per un rifinitura estetica.

Le asole dei montanti delle scaffalature offrono regolazioni infinite, anche se acquistate di alta qualità costano circa 5€ al metro, quindi dire abbastanza economiche, inoltre ognuno con la sua fantasia potrà realizzare la struttura secondo le sue esigenze, anche se queste dovessero cambiare, secondo la conformazione del garage, ed inoltre è totalmente reversibile in pochi minuti.


A tutto questo ho aggiunto delle scarpiere sulle pareti rimaste libere, le rotaie per caricare la vespa in maniera automatica e la lavatrice, ma di questa vene parlo sul prossimo articolo.