L’Olanda, o Paesi Bassi, oltre ai tulipani ha moltissime icone che la rappresentano, e merita un bel giro per conoscerla più a fondo, ed il periodo giusto è la primavera, dove i tulipani sono in fiore, e lungo le strade di questo paese ne vedrete di tutti i colori. Mulini a vento, dighe, formaggi, biciclette e zoccoli di legno, sono queste le principali fotografie dell’Olanda, ma questa tranquilla nazione ha tanto altro da mostrare, ed una volta in giro tra le sue cittadine vedrete di tutto, dal classico al moderno, dalla famiglia reale al design, il tutto con l’onnipresente arancione, un ossessione per gli olandesi.
Un paese moderno proiettato verso il futuro, che attira giovani da tutta Europa perché offre numerose opportunità lavorative, un paese che non dimentica le origini, di come questa terra a stata strappata all’acqua, con numerose ed ingegnose opere idrauliche, perché sono sotto il livello del mare. Come per i precedenti viaggi in nord Europa, la Germania e le sue autostrade gratuite ci porteranno fino al confine, noi entreremo con il nostro camper da sud, nei pressi della famosa Maastricht ed i suoi trattati, e da lì proseguiremo in maniera un po’ confusa, zigzagando, ma questo è dovuto al periodo, infatti ci troviamo a ridosso delle festività pasquali e cerchiamo di evitare l’affollamento delle grandi città, che non dispongono di aree sosta capienti, e non avendo prenotato nulla ci si potrebbe ritrovare in difficoltà. Facciamo tappa ad Eindhoven, rinomata per essere la città della Philips, dove vi è un grande centro tecnologico e del design, ed è un esempio di come un ex complesso industriale possa essere riqualificato in maniera eccelsa, diventando una cittadella per studenti con negozi, ristoranti e parchi tematici sportivi come skate park. Proseguiamo verso la penisola, per fare sosta nella graziosa cittadina medioevale di Middelburg, dove passeggiare tra chiese e monumenti nel suo centro storico è un piacere, ci concediamo anche una gita tra i canali con un imbarcazione. Da qui ne approfittiamo per fare un salto al mare e poi proseguire sulla N57, una delle tante strade che cammina sopra le dighe, ma questa è particolare, perché a metà del suo percorso ospita un museo dedicato a come gli olandesi hanno prosciugato le terre. Tappa di trasferimento, e saltiamo per i già citati motivi, Rotterdam, Amsterdam, ecc, ci passeremo al ritorno, puntiamo a nord fino ad Hoorn, capoluogo della regione della Frisia, qui ci fermiamo in una fattoria, dove quasi tutti hanno uno spazio per ospitare camper con servizi e prezzi modici, scendiamo la nostra fidata vespa e giriamo tra i campi di tulipani, per poi puntare alla zona portuale e degustare le ricette locali a base di pesce.

Il giorno successivo ci presentiamo sul molo di Den Helder per saltare sul piccolo traghetto che ci porterà all’isola di Texel, la più grande della serie di isole presenti sulla costa nord olandese. Paghiamo i biglietti solamente per noi due, la vespa, nonostante i 200cc di cilindrata, viene considerata come un ciclomotore e quindi gratuita, anche l’imbarco avviene tramite la passerella insieme alle biciclette. Strana interpretazione che si ripete anche per strada, quando vengo invitato anche dalla polizia ad usufruire della pista ciclabile, forse la vespa sembra piccola…

L’isola è un oasi di tranquillità, immersa nella natura con traffico scarsissimo, una bellissima spiaggia lunga tutta l’isola, ci godiamo l’aria fresca con un passo da sfilata in sella alla vespa. Arriviamo fino alla punta nord, dove ci facciamo una fumata seduti su di una panchina ai piedi del faro. Per pranzo ci facciamo il tipico panino di queste parti, il Broodje Haring ovvero aringa, cipolla e cetriolini, una delizia, che accompagniamo con una birretta, il tutto seduti al sole. Ritorniamo sul continente percorriamo la A7, che cammina sopra un terrapieno utilizzato come barriera contro l’acqua alta, e qui ci si rende conto dell’immensità delle opere realizzate a protezione delle terre, terminiamo la giornata a Lemmer, dove visitiamo un idrovora a vapore ancora funzionante Patrimonio UNESCO. Anche noi passiamo per Giethoorn, una delle località olandesi più fotografate, si tratta di un paesino dove al posto delle vie ci sono canali, e tante barchette che girano, con abitazioni dal tetto di paglia, tanta confusione e poco da vedere. Rimaniamo invece colpiti da Urk, una volta era un’isola, poi con un prosciugamento è stata unita alla terra ferma, un paesino molto religioso e conservatore, passeggiare tra le sue vie è un salto nel tempo. Facciamo base a Edam per alcuni giorni, cittadina molto carina famosa per il suo formaggio, ma da qui andremo a Alkmaar nel giorno del mercato del formaggio, che si tiene il venerdì, un evento da non perdere.

Da Edam si raggiunge comodamente Amsterdam, e noi abbiamo sincronizzato il calendario con le soste per essere qui per la Festa del Re, che si tiene il 27 aprile, la festa nazionale più famosa d’Olanda. Una baldoria colossale che coinvolge tutti, tutti vestiti di arancione e con in mano un bicchiere, alcuni utilizzano l’altra mano per tenere una canna, l’odore dell’erba invade le strade, diciamo che in questo giorno tutto è permesso… o quasi. I canali sono pieni di barche, con la musica a tutto volume, che strabordano di persone non sempre in grado di stare in piedi, ed infatti ogni tanto si assiste ad un tuffo non voluto.

L’indomani torna la calma e si può visitare la città, tranne il museo la Casa di Anna Frank, dove occorre prenotare con un mese di anticipo…rassegnati ci accontentiamo di fare una visita allo stabilimento dell’Heineken, per poi fare anche un giretto da curiosi nel quartiere a luci rosse, insomma una giornata da viziosi, ma Amsterdam offre tanto di più tra musei, mostre e passeggiate tra i canali. Arriva anche il momento dei mulini a vento, e quindi è tappa obbligata a Zaanse Schans, una piccola comunità di 40 case, dove sono ancora conservati diversi mulini posizionati in un ansa del fiume, uno scenario molto pittoresco. Visto che siamo nella stagione giusta visitiamo anche Keukenhof, il parco fiori più famoso e grande del mondo, dove troverete oltre 7 milioni di fiori in tutto il loro splendore. Visto che siamo in tema non ci perdiamo neanche l’asta dei fiori di Aalsmeer, anche questa la più grande al mondo, dove vedrete centinaia di carrelli carichi di fiori viaggiare come api impazzite. Ritorniamo nei paesi del formaggio, passeggiamo nella pittoresca Gouda, dove a forza di assaggini dei negozianti saltiamo il pranzo, e ritorniamo carichi di piccole forme, ognuna con una variante diversa. Arriviamo alla vera rivelazione del viaggio, Rotterdam, una città che ci ha lasciato a bocca aperta, veramente bella! Stupendo lo skyline tra i suoi grattacieli moderni, rilassante il suo centro storico, bella l’architettura stravagante, una città che non ti aspetti.

Ci godiamo qui gli ultimi giorni di questo viaggio, ma non senza passare dagli ultimi mulini a vento di Kinderdijk, Patrimonio UNESCO.

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Ci è piaciuto: Rotterdam, isola di Texel, museo sull’alluvione di Ouwerkerk.
Non ci è piaciuto: Giethoorn, Heineken experience.
INFO
L’Olanda si gira benissimo in camper, troverete campeggi economici e spartani, più rare le aree di sosta, ottima la soluzione di pernottare presso le fattorie, le troverete ovunque. Evitate i campeggi sulla costa durante il fine settimana, gli olandesi tendono a radunarsi e fare baldoria, e difficilmente troverete posto.

Nelle grandi città è meglio scegliere soluzioni per la sosta nei paesi vicini, poi tra bus o navi vi muoverete senza problemi e stress, noi abbiamo sempre scelto di fare base in posti centrali e poi muoversi con mezzi pubblici o la vespa. Su holland.com troverete tutte le informazioni dettagliate di cui avrete bisogno.
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